mercoledì 28 marzo 2012

Un padre mancato

Sognava una vita diversa per lei.  Una vita spensierata, felice ... Una di quelle in cui non devi preoccuparti del domani, ma dove a contare è solo l'oggi . Un giorno era in metropolitana ,precisamente a Covent Garden , una voce confusa annunciava la prossima fermata . Lei era lì seduta,davanti a se si prospettava una nuova vita. Scelse Londra come città in cui ricominciare, quale città migliore  di Londra ? Dove tutto si svolge in maniera così caotica, dove non si ha neanche il tempo di pensare ... Scese dalla metropolitana , si fermò al primo bar . Ordinò un caffè all'americana. Nel frattempo i suoi occhi si persero tra la gente che tornava da lavoro di fretta e furia per raggiungere il proprio "nido familiare", quel nido che a lei era stato strappato. Rimase inerme davanti ad un padre che aveva tra le  braccia la sua bambina. Si rivide in quelle braccia , in quelle braccia forti . In quelle braccia forse mai toccate. Rivide suo padre, un padre assente, che non le aveva mai detto ti voglio bene e che anche sul punto di morte non volle vederla. Si sentiva in colpa, per non avergli mai detto : Papà ti voglio bene. Ma come poteva era solo una bambina quando lui se ne andò . Arrivò il caffè , lo bevve velocemente ,raccolse le sue cose e si incamminò lasciando su quel tavolino la mancia e il ricordo di un padre mancato . 

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