venerdì 30 marzo 2012

Le giuste misure

È sempre stato più forte di lei ,non riusciva a prendere le giuste distanze , le giuste misure . Finiva irrimediabilmente con il legarsi ad una persona . Si legava ,ma non perché provasse qualcosa . Era come se si imponesse di gioire, soffrire ,anche non provando effettivamente nessun sentimento . Sapete come? Ad esempio quando andate in un atelier dove ci sono tanti abiti ,ma nessuno vi colpisce, ma pur di aver qualcosa e non sentirvi vuote prendete quello che vi capita . Lei così faceva prendeva non quello che desiderava ,ma quello che le capitava,forse penserete per pigrizia ,ma non era così . Purtroppo vedeva le persone come ancore ,come coloro che l'avrebbero potuta portare via dalla sua vita,da un lavoro sbagliato, una famiglia sbagliata ... E allora si affidava a qualsiasi persona pur di trovare una via di fuga ...  Un giorno alla radio trasmisero una canzone : " Nella stanza 26 - Nek "le rimase impressa : "...Ma dagli uomini che ti abbracciano e ti rubano dagli occhi l'allegria non puoi andar via ..."  Alzò il volume quasi come se volesse azzerare i suoi pensieri, che la tormentavano, ma quando l'alzò involontariamente attaccò con quella frase  . Accostò l'auto e scoppiò in lacrime , ma non perché gli uomini le portassero via l'allegria dagli occhi  , ma perché lei per l'ennesima volta aveva fatto si che questo accadesse ...

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